martedì 26 novembre 2013

Compostaggio rapido - introduzione

Foto compost vagliato
Mentre i tradizionali metodi di compostaggio impiegano dai 3 ai 6 mesi per completare il processo di trasformazione della sostanza organica, i metodi di compostaggio rapidi accorciano questa tempistica a 2-3 settimane. Per ottenere questi risultati si possono impiegare diversi approcci e questi si possono combinare tra di loro. Gli accorgimenti da utilizzare sono i seguenti:

  • Triturazione e rivoltamenti frequenti.
  • Uso di attivatori a base di azoto.
  • Uso di microrganismi effettivi (EM).
  • Uso di lombrichi.
  • Uso di colture cellulosiche.
  • Uso di aerazione forzata.
  • Uso di macchine per il rivoltamento meccanico.
Nei seguenti post analizzeremo i diversi metodi di compostaggio rapido che comportano l’impiego combinato dei suddetti punti. Solitamente, i metodi rapidi implicano un maggiore impegno e lavoro rispetto ai metodi passivi, in alcuni casi si utilizza energia per facilitare il processo e renderlo più veloce, come ad esempio nel casi dell’utilizzo dell’aerazione forzata e dei rivoltamenti meccanici. Dedicarsi al compostaggio rapido è una scelta che deriva anche dalla disponibilità di materia organica, è chiaro che nel caso di un compostaggio di tipo domestico i metodi rapidi hanno poco senso, in quanto si tratta di limitati quantitativi di materia organica. Quando, però, il quantitativo di scarti diventa consistente e continuo (ad es. un’azienda agricola, una mensa, ecc.), il compostaggio rapido può diventare un aiuto significativo per trasformare la sostanza organica in humus in tempi brevi e occupando spazi ristretti.

venerdì 15 novembre 2013

Larve nel compost

Spesso, rivoltando il compost, è possibile imbattersi in larve di una certa dimensione. In particolare, è possibile incontrare delle larve di insetti che sono lunghe anche 5 centimetri e con un diametro di circa un  centimetro. In questo caso è importante identificare l’insetto che ha colonizzato il nostro cumulo perché siamo di fronte a due possibili alternative. I due insetti che hanno delle larve di questa forma sono la Cetonia aurata e il Maggiolino (Melolontha melolontha), identificare l’intruso è importantissimo, infatti i due insetti hanno un ruolo assai diverso, perché la cetonia è strettamente detritivora e svolge, all’interno del compost, le stesse funzioni dei lombrichi, mentre il maggiolino può essere molto dannoso perché, nel suo stadio larvale, si nutre di apparati radicali delle piante. Le larve sono simili, ma è possibile distinguerle facilmente ispezionando le zampette della zona toracica: se sono piccole e atrofizzate ci troviamo di fronte a una larva di cetonia e possiamo lasciarla tranquillamente scorrazzare all'interno del compost perché contribuiscono alla formazione di un prodotto di ottima qualità, mentre se le zampe sono ben sviluppate è una larva di maggiolino. In questo caso dobbiamo procedere alla rimozione manuale delle larve perché se distribuiamo il compost colonizzato da larve di maggiolino, ad esempio all'interno dei vasi, rischiamo di danneggiare seriamente la pianta che invece vorremmo aiutare a crescere. Sconsiglio vivamente di utilizzare una qualsiasi forma di lotta chimica perché questa danneggerebbe anche la fauna “amica”, quindi meglio rimuovere il tutto manualmente anche perché le larve sono così grandi che non costituisce un problema ne identificarle ne rimuoverle.
Larva di maggiolino (fonte tutti pazzi per le piante)
Larva di Cetonia (fonte le vite verdi)

Amsterdam: una città a misura di ape

Il declino inesorabile delle popolazioni di insetti a livello mondiale viene ormai considerato il prodromo di una vera e propria estinzione...