domenica 26 maggio 2013

Compostaggio: metodo Indore


Le tecniche di trasformazione della sostanza organica sono il frutto di una sapienza antica che si è sviluppata in tutto il mondo con modalità differenti ma con finalità analoghe. In particolare in quei paesi che hanno da sempre avuto abbondanza di sostanze di scarto è culturalmente radicata la pratica di non lasciare che queste diventino un rifiuto ma si trasformino in preziosa risorsa. Anche in questo caso l’oriente fornisce abbondanti lezioni di gestione delle risorse ,non sprecando nulla di quello che la natura ci ha concesso, contrariamente all’occidente che ha fatto dello spreco uno scellerato modus vivendi. Una tecnica di compostaggio molto efficace viene dall’india centrale, dal distretto di Indore, da cui prende il nome questo metodo di trasformazione delle sostanze di scarto.
Il metodo Indore consiste nel mettere strati di materiali diversi l’uno sull'altro per formare un cumulo. In primo luogo, è necessario fare una base di rami e altro materiale difficilmente decomponibile . Questo permette una maggiore ventilazione che è importante per la sopravvivenza dei microrganismi. poi la stratificazione è la seguente:
1. 10 centimetri (cm) di materiale che è difficile da decomporre, per esempio materiale  ricco di cellulosa. Poi cospargere con acqua.
2. 10 cm di materiale facile da decomporre, quali scarti di frutta e verdura.
3. 2 centimetri di concime animale (se disponibili).
4. Uno strato sottile di terra fertile per ottenere i microrganismi necessari per il processo di compostaggio.
5. Ripetete questi strati fino a quando il cumulo raggiunge 1m a 1,5 m di altezza.
6. Coprire con erba o foglie  per limitare l’evaporazione dell'acqua

Completare  la costruzione del cumulo entro una settimana. Dopo 2 o 3 settimane il mucchio deve essere smontato e ricostruito. Questo perché non tutti i materiali si decompongono uniformemente. Anche nel secondo cumulo è necessaria una base di materiale grossolano. Il materiale che nel primo cumulo era più esterno, più asciutto e non si è decomposto va posto nella parte centrale della nuova struttura e abbondantemente innaffiato prima di ricostruire il nuovo cumulo. È chiaro che, in questa seconda fase, l’originale stratificazione viene persa.  Il nuovo nucleo di scarti indecomposti viene ricoperto con il resto del materiale. Un secondo rivoltamento viene eseguito dopo ulteriori tre settimane controllando umidità e temperatura e innaffiando.
Alcune sostanze come l’urina umana e la cenere di legna sono promotrici della crescita dei microrganismi, ma solo se utilizzate in piccole quantità. L’urina viene diluita in un rapporto 1:4 con acqua e distribuita sopra lo strato di suolo del punto 4. Qualche manciata di cenere svolge una funzione analoga.
Il processo di trasformazione fornisce buoni risultati e in tempi brevi, in tre mesi viene completata la degradazione della maggior parte delle sostanze. In particolari condizioni (freddo, rapporto C/N non ottimale, ecc.), la durata della trasformazione può aumentare fino a sei mesi.
Vantaggi del metodo
  • Il processo può essere controllato agevolmente e senza particolari problemi
  • I tempi sono abbastanza brevi

Svantaggi del metodo
  • Sono richieste grandi quantità di acqua
  • È molto laborioso in confronto ad altri metodi.
  • Tutte le quantità di materiale necessarie alla costruzione del cumulo devono essere disponibili in breve tempo.

venerdì 17 maggio 2013

Modi di compostare

Fino ad alcuni anni fa la pratica del compostaggio era limitata agli spazi aperti (giardini, aie, stalle). Man mano che si è fatta strada la consapevolezza che il riciclo della sostanza organica non era solamente un sfizio da figli dei fiori, si sono aperte diverse strade per praticare il compostaggio anche in ambienti che prima non erano presi in considerazione. Lo studio e la diffusione delle tecniche di trasformazione anaerobica (bokashi), l'inserimento sul mercato di compostiere automatiche e il vermicompostaggio permettono, con un minimo impegno,  di "creare" ottimo humus anche in assenza di un giardino. Nelle grandi città, anche chi abita in un appartamento senza balconi o garage può rivolgersi a delle associazioni che si occupano di compostaggio. In questo caso gli scarti di cucina possono essere conservati in freezer, questo consente di conservarli senza che producano i fastidiosi odori della decomposizione e, inoltre, elimina eventuali larve della mosca della frutta che possono essere presenti negli scarti. Nello schema seguente sono riprodotte le principali tecniche di compostaggio utilizzabili in funzione dell'abitazione.


sabato 4 maggio 2013

serra anti lumache da bottiglia di plastica


Chi coltiva il proprio orto può comprendere la frustrazione di vedere completamente distrutte le piantine appena messe a dimora. I terribili sicari sono dei lucidi e viscidi molluschi gasteropodi terrestri che si chiamano limacce (fam. Limacidae), anche le classiche lumache con guscio apportano considerevoli danni ai teneri virgulti appena trapiantati. Esistono diversi metodi per liberarsi da questi viscidi nemici, quasi tutti, purtroppo implicano l'eliminazione fisica di questi animaletti. Anche i metodi più vicini al sentire ecologico portano alla morte dei molluschi (ad es. le trappole di birra). Dato che sono nettamente contrario alla pena di morte e che ritengo che limacce e chiocciole abbiano un loro ruolo nella trasformazione della sostanza organica, ho deciso di industriarmi per trovare un metodo efficiente per proteggere le piantine senza nuocere ai predatori di lattughe. Ho provato con strisce di sabbia o di cenere che sono dei dissuasori per i molluschi in quanto non riescono a strisciare su materiali assorbenti. Il rimedio presenta, però, almeno due pecche: la prima è che a lungo andare cenere e sabbia alterano il naturale equilibrio del terreno, la sabbia cambia la struttura del suolo rendendolo più permeabile e poroso. La cenere influisce sulla chimica del terreno rendendolo più acido. La seconda è che il materiale funziona bene come deterrente fino a quando è abbastanza asciutto, quando piove e si satura, le lumache riescono ad attraversarlo. A questo punto ho cominciato a pensare di proteggere fisicamente le piantine con del materiale di recupero: ho preso dei bottiglioni in PVC per il vino e li ho tagliati a metà. Ho ricavato un foro circolare sul fondo e ci ho incollato un pezzo di rete antizanzare. Per non sprecare l'altra metà del bottiglione ho incollato un pezzo di zanzariera anche alla bocca della bottiglia in modo da avere 2 mini-serre. La parte più larga costituita dal corpo della bottiglia può essere utilizzata per piante più grandi, mentre quella svasata con l'imboccatura può essere utile per le piante più piccole. Una volta completata la mini-serra va posizionata sopra la pianta rincalzando la terra lateralmente. In questo modo la piantina è protetta dalle lumache, prende tutta la luce necessaria, può essere facilmente abbeverata senza levare la bottiglia, può essere protetta dal freddo semplicemente variando la grandezza del foro (o facendo dei piccoli fori laterali) e le lumache sono libere di scorrazzare nell'orto, anche se saranno costrette a cambiare la loro dieta...


Amsterdam: una città a misura di ape

Il declino inesorabile delle popolazioni di insetti a livello mondiale viene ormai considerato il prodromo di una vera e propria estinzione...