mercoledì 30 gennaio 2013

Chicken tractor - Arca mobile



La gestione dell’orto e del frutteto possono essere molto semplificati usando semplici accorgimenti e tecniche. Sfruttando la naturale propensione delle galline a nutrirsi di erba fresca e a rivoltare costantemente il terreno alla ricerca di insetti e lombrichi si può costruire un pollaio mobile (con poca spesa o con materiali di recupero) da spostare periodicamente una volta che le galline hanno diserbato e concimato abbondantemente il terreno interessato. Questa pratica ha diversi vantaggi: la salute del pollame è preservata dal fatto che si nutrono di foraggio fresco, il terreno viene strutturato,  arricchito in azoto e costantemente lavorato (almeno superficialmente), senza contare che il pollame esegue un lavoro che per noi comporta fatica e tempo.
Inoltre, si evita l’aratura, che contrariamente a quanto si pensa comunemente, distrugge la struttura dei suoli, rendendo il terreno così fine da agevolarne il dilavamento ad opera delle piogge e del vento. Senza contare che arando si uccidono gli organismi ed i microrganismi che fino a quel momento trasformavano la sostanza organica in humus, arricchendo il terreno e nutrendo le colture presenti.

Questa tecnica è chiamata dagli americani chicken tractor, il nome dato è forse più esaustivo del banale arca mobile con cui si identifica la struttura in italiano. Il punto è proprio che gli statunitensi sottolineano l’azione eseguita dagli animali (letteralmente pollo trattore), mentre noi poniamo il focus sulla mobilità della struttura. L’arca che si vede in figura è autocostruita, in genere hanno una sezione triangolare in modo che possa essere più leggera e facilmente spostabile, io ho preferito lasciare uno spazio maggiore ai pennuti. Il tempo di permanenza in un area dell’arca è in funzione della quantità di galline presenti. In genere è preferibile spostare la struttura non appena le galline hanno finito di mangiare tutta l’erba presente in modo da non avere forti concentrazioni di pollina in aree limitate. La pollina è un ottimo fertilizzante ma elevate concentrazioni possono comportare un tempo molto lungo per essere assimilate dal terreno. Qualora ci si rendesse conto di avere lasciato per troppo tempo la struttura in una zona è preferibile intervenire con una ridistribuzione manuale del terreno interessato in aree più grandi.
L'arca deve essere: 
  • leggera e poco ingombrante, per poter essere spostata facilmente;
  • abbastanza larga da contenere comodamente gli animali (ogni gallina dovrebbe avere 1 mq a disposizione; inoltre il numero degli animali determina la quantità di tempo che il pollaio può restare fermo in un’area delimitata);
  • resistente alle condizioni meteo avverse;
  • Con una porta di accesso laterale o in alto a seconda del tipo di arca per fornire il cibo e l'acqua;
  • in grado di proteggere dai predatori;
  • Una porzione dell'arca deve essere ombreggiata e protetta dalla pioggia;
 L'arca che vedete nella figura precedente è stata costruita in legno trattato con oli naturali per resistere all'acqua ed ha dimensione di 1,5*1,5*0,75 metri e ospita 2 galline padovane (Cocca e Bicocca). All'interno ho messo una struttura in legno (anch'essa trattata con vernici atossiche) per consentire il riparo. la casetta ha il coperchio incernierato in modo da poter pulire e prelevare le uova.


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