giovedì 3 aprile 2014

Le meraviglie della canapa


La canapa è una pianta erbacea annuale caratterizzata da fibre allungate simili al lino. Di questa specie erbacea non si butta via niente, uno studio degli anni 30 ha stimato che possono essere realizzati oltre 25.000 prodotti diversi dalla canapa in olio, semi o in forma di fibra. I vantaggi di questa pianta, parente prossima della cannabis (ma che non contiene il principio psicoattivo delta-9-tetraidrocannabinolo), sono innumerevoli. I campi di applicazione vanno dalla cura del corpo, alla produzione di combustibili, fino all'industria tessile e cartiera. La canapa è altamente resistente alla maggior parte di insetti e malattie, eliminando sostanzialmente la necessità di utilizzare pesticidi ed erbicidi, può essere coltivata su un’ampia gamma di suoli e con poche pretese in termini di cure colturali. Questa pianta ha un’elevatissima resa per ettaro di biomassa vegetale e legnosa ed ha un rapido tempo di crescita (70-90 gg).

Nel campo tessile la canapa fornisce una fibra durevole, traspirante, antimicrobica e che non sbiadisce con il tempo. Rispetto al cotone ha diversi vantaggi in termini di resa (1:4), di qualità del prodotto e di sostenibilità ecologica, infatti il cotone, contrariamente alla canapa, è una pianta molto esigente e vulnerabile agli attacchi di numerose malattie e parassiti. Questo comporta un utilizzo di erbicidi, pesticidi e altri prodotti chimici che vengono evitati nella coltivazione della canapa. La canapa è più resistente del cotone, assorbe meglio l’umidità ed è più calda.
La canapa è stata utilizzata per millenni per produrre carta. Anche in questo settore il confronto con la carta prodotta da legno è a favore della canapa, innanzitutto, per produrre la carta, si possono utilizzare tutte le parti della pianta di canapa senza avere scarto industriale. La resa è molto maggiore e si deve considerare che la canapa, essendo una pianta erbacea annuale, consentirebbe di risparmiare piante legnose che impiegano decine di anni per crescere. Il prodotto è più resistente, più economico e si può riciclare fino a 10 volte.
Il nucleo del fusto della canapa viene utilizzato per produrre cartone, materiali isolanti, moquette, sostitutivi della fibra di vetro, vari materiali per l’edilizia compresi dei mattoni che vengono realizzati con la parte interna del fusto della canapa che, essendo molto ricco in silice, legano benissimo con le malte e i cementi. 
L'olio estratto dai semi di canapa viene utilizzato nella produzione di materie plastiche, pitture ad olio, vernici, inchiostri, solventi, lubrificanti, stucchi e rivestimenti. Un ulteriore vantaggio è che tutti i prodotti realizzati esclusivamente da fibre di canapa sono biodegradabili, compostabili e riciclabili. 
Dal punto di vista nutrizionale la canapa potrebbe risolvere gran parte dei problemi legati alla nutrizione mondiale. La canapa ha potenzialità enormi in quanto possiede elevati valori nutrizionali ed è molto versatile. I semi contengono tra il 25 ed il 30% di olio in peso. Diversi ricercatori sostengono che questo è l´olio naturale maggiormente bilanciato per il suo alto contenuto ed il rapporto ottimale 1:3 dei due acidi grassi essenziali Omega-3 Linolenico (LNA) ed Omega-6 Linoleico (LA). Questa caratteristica significa che si potrebbe usare olio di canapa tutta la vita senza mai soffrire la mancanza di Acidi Grassi Essenziali. Inoltre, contiene anche l´Omega-6 Gamma Lonolenico (GLA) che lo rende unico tra gli oli commestibili (nessun altro olio da semi comuni contiene il GLA). Il contenuto proteico globale è del 35% (paragonabile alla soia) ed è superiore a quello della frutta secca, carne, latticini, pesce e pollame. Le proteine della canapa sono facilmente digeribili, più di quelle della soia e di altri cibi vegetali. Anche il contenuto in fibre è elevato (35%) e contiene anche antiossidanti, vitamine (E – C) e clorofilla.
Grazie al suo olio nutriente, la canapa è in forte espansione nel settore dell'igiene personale e viene utilizzata nella produzione di saponi, shampoo, lozioni, balsami per labbra, oli da bagno, lubrificanti e altro ancora.
Questa pianta fornisce un’ottima resa anche nel campo produzione di biodiesel. Le emissioni di monossido di carbonio da bio-diesel sono inferiori del 47% rispetto alle emissioni di monossido di carbonio provenienti da fonti fossili.
Lo studio delle emissioni da Bio-diesel hanno mostrato una diminuzione dei livelli di IPA e composti PAH nitrurati. Inoltre, la CO2 prodotta dalla combustione della canapa come combustibile corrisponde alla CO2 sottratta in atmosfera durante la crescita della pianta, definendo un ciclo chiuso del carbonio che potrebbe rallentare gli effetti del riscaldamento globale.
Per chi volesse approfondire segnalo un interessante sito sugli usi della canapa

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