Chiusi nei nostri appartamenti siamo ormai abituati ad associare al
mondo degli insetti un’idea di fastidio e sporcizia. La nostra ricerca del
pulito e dell’igiene assoluto ci porta a contrastare in tutti i modi i
rappresentanti di questa variegata classe animale. In realtà questi piccoli
animali ci vengono spesso in aiuto per risolvere problemi di diverso genere e
esistono alcune specie di ditteri in cui si fatica a trovare aspetti negativi
nell’interazione con il genere umano. Nel caso della mosca soldato (Hermetia
illucens) sono tanti gli utilizzi e le applicazioni nel settore delle
biotecnologie, ma quello che ci riguarda più da vicino è la capacità di
trasformare la sostanza organica in decomposizione in ottimo compost.
La Hermetia illucens (Linneo, 1758) è una specie originaria dell’America del Nord, attualmente è distribuita in tutto il globo e può essere considerata specie cosmopolita. Le doti di questo dittero hanno contribuito a classificarlo come “specie utile” e si manifestano in particolare nei primi stadi del ciclo vitale, infatti la larva di questa specie è estremamente vorace ed è capace di mangiare più del doppio del suo peso in un solo giorno. Questo atavico appetito rende queste larve assolutamente imbattibili nel campo della trasformazione dei rifiuti organici. Tutte le caratteristiche di questo insetto vengono incontro alle esigenze umane e le legittime obiezioni possibili sull’impatto igienico-sanitario si dissolvono esaminando attentamente le caratteristiche etologiche di questo stratiomide: la forma adulta non forma sciami e non frequenta ambienti chiusi (non entra in casa!), non si alimenta perché ha immagazzinato enormi riserve di lipidi nello stadio larvale e frequenta la sostanza organica putrescente solo per deporre le uova. Inoltre, questa specie è antagonista di alcuni ditteri molto fastidiosi (come la mosca comune) e ne ostacola la proliferazione. Persino il ciclo vitale della Hermetia sembra progettato per venire incontro alle nostre esigenze, alla fine dello stadio larvale (quello più efficiente), l’Hermetia si trasforma in pupa ed abbandona spontaneamente il substrato organico per portarsi in una zona più adatta al suo nuovo stato, in questo modo la separazione tra compost è larve avviene in modo automatico e naturale. Le pupe hanno un elevato contenuto di grassi, proteine e calcio e costituiscono un ottimo mangime per la zootecnia. Le riserve lipidiche delle pupe possono essere sfruttate anche nel settore energetico per la produzione di olio additivo per biodiesel (tra l’altro con ottimi rendimenti in rapporto alla superficie impiegata per l’allevamento).
Un’insolita applicazione della black fly soldier è l’allevamento
destinato all’entomofagia, ovvero al consumo delle larve per l’alimentazione
umana. Sebbene per noi occidentali non appaia allettante questa prospettiva,
bisogna considerare che le risorse del pianeta non sono infinite e ad un certo punto bisognerà trovare forme di
alimentazione alternative, per questo motivo la designer industriale Katharina Unger
ha progettato e messo in produzione il FARM 432 che permette l’allevamento
domestico delle larve di Hermetia destinate all’alimentazione umana.
Tornando ai benefici nella trasformazione dei
rifiuti, si possono riassumere nei seguenti punti:
·
Velocità della trasformazione della sostanza
organica;
·
riduzione del volume dei rifiuti, compreso tra
il 30 e il 55%;
·
riduzione dell’eccesso di nutrienti nei rifiuti
(in termini di azoto, fosforo, sostanza organica) e degli odori;
·
facilità di recupero delle pupe grazie alla
particolare etologia della specie;
·
minore impatto sanitario rispetto ad altri
sistemi di digestione basati sull'impiego di ditteri.
Altro campo di applicazione abbastanza inconsueto è l’entomologia
forense, le larve di H. illucens possono essere sfruttate in medicina legale
come misuratore cronologico dello stato di decomposizione di un cadavere, al
fine di stimare il momento in cui si è verificata la morte di un individuo e
ricavare eventuali altre informazioni relative al luogo e alle circostanze
della morte.
Un ulteriore risvolto arriva dal settore della ricerca medica in quanto sembra che da questi saprofagi sia possibile estrarre una serie di sostanze con proprietà antimicrobiche e antifungine.
Per chi voglia approfondire l'argomento vi segnalo alcuni siti:
Bioconversion, società italiana che si occupa di sistemi di compostaggio basati sull'azione di organismi saprofagi.
Blog sulla black fly soldier (in inglese).
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